Giovinezza: nuove esperienze in vista
Fra i 18 e i 30 anni compare una forte spinta a cercare il proprio posto nel mondo. Siamo impegnati a disegnare il nostro progetto di vita. Alcune esperienze sono state già vissute, la famiglia, la scuola, gli amici. Si può fare un primo bilancio: quali sono state positive? Quali negative? Cosa hanno lasciato dentro di me?
Siamo così arrivati alla possibilità di fare altre esperienze: lo studio universitario, il lavoro, la vita di coppia o da single, l’indipendenza economica, la costruzione di una famiglia, i desideri di genitorialità. Esperienze che ci portano a confrontarci davvero su tanti fronti: relazioni, nuovi contesti di vita, possibilità e limiti. Esperienze che emotivamente possono portare a sperimentare smarrimento, incertezza e precarietà.
Diventare adulti nella società attuale
I momenti critici che si incontrano possono anche essere compresi alla luce dell’attuale contesto sociale: internet, i social, la velocità della vita e la forte competizione. Nella quotidianità siamo continuamente immersi in questi modi di vivere. Si può pensare a quanti corsi di studi esistono oggi che solo pochi anni fa non c’erano oppure a quanto la realtà virtuale è oramai quasi necessaria per stare in contatto, oppure a quanto il mercato del lavoro o l’ambiente universitario siano fondati sulla competitività aggressiva. Tutti aspetti che possono incrinare autostima e sicurezza e contribuire a generare stati di ansia, depressione e blocchi emotivi.
Aspetti critici o sofferenze più profonde
In questo periodo di vita possiamo quindi incontrare difficoltà nell’affrontare queste nuove situazioni oppure possiamo sentire l’emergere di sofferenze più profonde: ansia, attacchi di panico, somatizzazioni, depressioni, difficoltà relazionali. Abbiamo bisogno di maggiore comprensione di noi stessi, di individuare le nostre unicità, ma anche comprendere meglio come la società attuale influisce sul nostro benessere. Questo lavoro mentale consente poi di facilitare quel processo di crescita personale verso la realizzazione di sé e l’elaborazione e il raggiungimento dei propri progetti di vita.
Mi occupo di:
- Autostima, assertività, comunicazione, regolazione emotiva
- Difficoltà relazionali: solitudine, isolamento, dipendenza affettiva, insicurezza sociale
- Difficoltà a individuare l’ambito lavorativo o universitario
- Difficoltà a sostenere esami universitari o trarre soddisfazione dagli studi
- Ansia e attacchi di panico
- Ossessioni e compulsioni
- Tristezza persistente e depressione
- Somatizzazioni
- Eventi dolorosi: malattie oncologiche o croniche, lutto, perdite affettive, stress lavororativo, covid, discriminazioni sociali